“Semi di Legalità” è il titolo del progetto di educazione alla convivenza civile e alla legalità che l’Istituto Superiore “E. Majorana” di Avola inaugurerà il 22 febbraio nei locali dell’aula magna del plesso centrale. Cineforum, convegni, seminari, partita della legalità, uscite didattiche e il “Gusto della Legalità”, ormai alla sua terza edizione, sono le tante azioni che vedranno coinvolti centinaia di alunni del triennio di tutti gli indirizzi scolastici. Il Cineforum punterà i riflettori su tre testimoni vittime di mafia e in particolare sulle straordinarie figure del Giudice Rosario Livatino, di Rita Atria e di Peppino Impastato, uomini e donne che hanno risposto con il buon esempio e la vita all’illegalità e alla violenza inaudita della mafia. All’inaugurazione del progetto sarà presente l’attore Andrea Tidona, protagonista di diversi film e fiction italiane e in particolare della serie televisiva “Il capo dei capi”, dove l’attore interpreta il giudice Giovanni Falcone. Andrea Tidona, dopo la visione del film “I cento passi”, incontrerà gli studenti delle terze classi per conversare con loro sul tema La mafia vista al cinema e in tv. Nei prossimi mesi gli appuntamenti del progetto si arricchiranno di diversi seminari dove vedrà coinvolti la Polizia di Stato, i Carabinieri e Libera. Tra il mese di aprile e il mese di maggio gli alunni delle classi quinte incontreranno un testimone di giustizia, un giornalista e un magistrato. Nel giorno della XXII giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, che come ogni anno ricorre il 21 marzo, gli studenti organizzeranno con le forze dell’ordine e in particolare con i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza un torneo di calcio dal titolo significativo: Un calcio all’illegalità. Venerdì 24 marzo gli studenti si recheranno a Noto dove, alla presenza di migliaia di studenti, parteciperanno alla marcia della legalità organizzata da Libera provinciale. Il prof. Fabio Navanteri, Dirigente scolastico dell’Istituto Majorana di Avola, ricorda come: “La scuola deve rappresentare il peggior nemico della criminalità e della mafie. La scuola, partendo dalla cultura dell’antimafia e della sicurezza, non dovrà fare altro che incrementare tra le giovani generazioni la coscienza dei valori democratici e di partecipazione”.
Prof. Giuseppe Cataudella